NOTA 4
(pág. 299)
"...Questo viaggio, se vuol fare in un mese, ó al più in trentacinque giorni, non essendo necessario andar al Capo di Buona Speranza, ma se camina per dritta linea fino all'America, regnando tutto l'anno il vento favorevole, & in Poppa; nondimeno à noi non fù concesso tal gratia, perche mancandoci il vento, restassimo in calma, in più volte, quindici giorni, e però sempre più cresceva il calore, e puzza..."
Estavam as cousas neste pé quando uma bela manhã apareceu a Dionígio o capitão, tutto affanato, e piangente sopra il Castel di Poppa, che sembrava un morto; & interrogatolo della cagione, mi rispose: Padre, siamo tutti morti, siamo spediti, non v'è rimedio". Vinha a sua aflição de que o despenseiro errara no avaliar os dias de viagem e na quantidade de víveres necessária para chegar ao Brasil. "...Eh Padre – soggiunse – già stá accabbado hò mattolotaggio; cioè... in buon linguaggio, non habbiamo più che mangiare..." Encarregado pelo capitão, teve Dionígio de participar a bela notícia a passageiros e cativos, a qual, porém, chegou antes dele aos infelizes, "...i primi furono i Mulechi di sopra (do primeiro porão) à gridare misericordia; il che sentito dalle Donne del secondo solaro, tutte fecero l'istesso; gl'Huomini serrati nel basso intesono la cagione, diedero in una furia, e smania tale, che urlando come Bestie, facevano un ribombo sí mesto, e spaventevole, ch'averia atterito qual si sia più animoso". Depois de deixar que se cansassem o capuchinho conseguiu infundir-lhes resignação perante o inevitável: