daró di tutto buona e vera relazione. Lo Spirito Santo vada con meco. Questo Guasparre, che mi contò le sopradette cose, e molti Cristiani le consentirono, perchè furono in alcuna desse, mi dise di poi el seguente, disse ch'era stato dentro in terra dell' Índia in uno regno che si chiama e regno de Perlicat, el quale è uno grandissimo regno, e rico d'oro, e di perle, e di gioie, e di pietre prezione, e contô essere stato dentro in terra a Mailepur, e a Gapatan, e a Melata, e a Tanaser (Tarescrim), e a Pego e a Starnai, e a Bencola, e a Otezen, e a Marchin. E questo Marchin dice sta presso di rio grande, detto Enparlicat. E questo Enparlicat é città dove è il corpo di Santo Marco Apostolo, e vi sono molti Cristiani. Et mi disse essere stato in molte Isole, e massime in una che si dice Ziban (forse Seilan), che dice che volge 300 legha, e che'l mare aveva consumato dessa, el rio, altre 400 leghe. Dissemi ch' era ricchissima isola di pietre prezione, e di perle, e di spezierie, d' ogni generere, e di drogherie, e altre richezze, come sono alifanti, e gran cavalleria; di modo che istimo che questa sia l'Isola Taprobana, secondo che lui me la affigura. E piú mi disse, che mai senti mentovare Taprobana in tale parte, che come sasapere che non é rosso, ed è come questo nostro, ma tiene solo il nome di rosso. E tutte queste città sono richissime d'oro, e di gicie, e drapperie e spezzerie, e drogherie, e di suo proprio nascimento, ch' elle sono tratte colle carette dalla parte d'India, come intenderete, che sarebbe cosa lunga a ripricalla.
Da Albarcone, traverso lo Stretto del Mare Rosso é vanno alla Moca, la dove fu una nave della detta frotta, che in questo punto è arrivata qui a questo cavo, e infino a qui è scritto la costa d'Arabia Felice. Ora vi dirò la costa del Mare Rosso verso l'Índia, cioé dentro alto Stretto d'esso mare.
Alla boca dello stretto sta un porto nel Mare Rosso, che si chiama Haden, con una gran città. Più innanzi verso el settentrione sta, uno altro porto, che si chiama Camarcan, e Ansuva; dipoi é uno altro porto che si dice Odeinda (Odeida), e da Odeinda a Lamoia (Lahoia) e da Lamoia a Guda (Gudda). Questo porto di Guda è giunto con il Monte Sinai, che come saprete è in Arabia Diserta, dove dicono ch' e iscala di tutti é navili che vengono de inadia, e da Mecca. E in questo porto dicono che discaricano tutte le spezzerie, e drogherie; e gioie; e tutto quello che pongono qui, di poi vengono le carovane de cammelli dal Cairo, e d'Alessandria, e le conducono li, che dicono che vanno ottanta leghe pel deserto d'Arabia. E dicono